Il Decreto Lavoro, convertito, con modificazioni, nella legge 3 luglio 2023 n. 85, contiene misure in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni, andando ad aggiornare il sistema dei controlli ispettivi e dedicando un’ampia attenzione alla sicurezza di studenti e personale scolastico.
In particolare, viene prevista l’estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.
In altre parole, non sarà più necessario provvedere al pagamento di un’assicurazione privata all’avvio del prossimo anno scolastico e accademico: studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo saranno tutelati anche nello svolgimento delle attività di insegnamento/apprendimento e non solo, come in passato, quelle nei laboratori e nelle palestre.
L’estensione della tutela, precisa il Ministero del Lavoro in una notizia pubblicata sul proprio portale, include anche le esperienze di orientamento al lavoro.
Il Ministero chiarisce inoltre che l'estensione della tutela assicurativa copre anche i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO) degli studenti. A tal proposito, il Decreto Lavoro prevede alcune disposizioni specifiche.
Innanzitutto, la progettazione dei PCTO deve essere coerente con il piano triennale dell'offerta formativa e con il profilo culturale, educativo e professionale dei singoli indirizzi di studio. Inoltre, ogni istituzione scolastica dovrà individuare un docente coordinatore per la progettazione di tali percorsi.
E ancora, le imprese iscritte nel registro nazionale per l'alternanza dovranno integrare il documento di valutazione dei rischi (DVR) con misure specifiche di prevenzione per gli studenti coinvolti nei PCTO, nonché indicare i dispositivi di protezione individuale da utilizzare e ogni altro segno distintivo utile per identificare gli studenti. Questa integrazione del DVR dovrà essere fornita alla scuola e allegata alla Convenzione.
Infine, il Decreto Lavoro prevede anche l'istituzione di un Fondo per l'indennizzo dei familiari degli studenti che subiscono infortuni durante le attività formative e i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO).
Cartella di lavoro Excel per il calcolo dei Ratei e Risconti Attivi e Passivi relativi a costi/ricavi con competenza a cavallo di due esercizi.
L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:
- fiscale
- gestionale/strategico.
1. Vantaggi fiscali
Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:
- la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
- la tassazione separata per il percipiente.
2. Vantaggi gestionali e strategici
Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:
In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.
Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.
L'affitto di azienda è un contratto con il quale un soggetto (locatore o concedente) consente a un terzo (affittuario) il diritto di utilizzare la propria azienda dietro il corrispettivo di un canone.
L'istituto è previsto dal codice civile all'art. 2562 che rinvia al precedente art. 2561 che disciplina l'usufrutto dell'azienda.
Pertanto sia all'affittuario che all'usufruttuario si applica la medesima disciplina. ?Il contratto di affitto può riguardare l'intera azienda, più aziende possedute dallo stesso imprenditore o un solo ramo dell'attività. Il codice prevede una serie di poteri-doveri in capo all'affittuario in maniera che questi abbia la libertà operativa per gestire l'impresa, ma nello stesso tempo tutela l'interesse del locatore affinché non sia menomata l'efficienza dell'azienda che dovrà ritornare a sua disposizione alla scadenza del contratto.
Pertanto l'affittuario:
AteneoWeb s.r.l.
AteneoWeb.com - AteneoWeb.info
Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com
C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi