Con la Risposta n. 447 del 13 ottobre 2023 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la società che, a causa di un errore contabile, trovi nel proprio cassetto fiscale la duplicazione di fatture emesse riguardanti la medesima operazione, può rimediare all'errore tramite la registrazione, nel periodo di imposta corrente, di tutti i duplicati emessi dall'intermediario della controparte e, contestualmente, lo storno dei medesimi mediante l'emissione di nota di variazione ex articolo 26 del decreto IVA, che disciplina le rettifiche in diminuzione dell'imponibile o dell'imposta qualora un'operazione per la quale sia stata emessa fattura successivamente alla registrazione venga meno in tutto o in parte ovvero se ne riduca l'ammontare imponibile.
Come già indicato nella Risposta ad interpello n. 395/2019, precisano le Entrate, l'errore di duplicazione delle fatture elettroniche emesse può infatti ricondursi a situazioni simili alle cause di "nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione".
Ciò posto, conclude l'Agenzia Entrate, subordinatamente alla registrazione dei duplicati, la società ha la facoltà di emettere e registrare le note di variazione per lo storno degli stessi.
Tali note di variazione possono, inoltre, essere cumulative per ogni codice identificativo IVA di ciascun soggetto acquirente, indicando gli estremi di ciascuna fattura duplicata di cui si vuole stornare l'importo complessivo e, nel campo "causale", la dizione "storno totale delle fatture per errato invio tramite SdI".
Credito Imposta Beni Strumentali 2025: versione Cloud
Applicazione in cloud per la determinazione del credito d’imposta spettante per gli investimenti in beni acquistati nel 2025.
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Calcolo convenienza compensi amministratore o dividendi 2025: versione Cloud
Per il socio/amministratore è meglio percepire un compenso, assoggettato ad IRPEF ma che diventa un costo deducibile per la società, o un dividendo, che ha una tassazione inferiore e un minor carico contributivo in capo al percettore?
È un dilemma ricorrente ma molto difficile da risolvere anche perché non esiste una risposta univoca. Sono diverse le variabili che intervengono e che possono cambiare di anno in anno, anche per la stessa società.
Dal 'lordo' al 'netto': lavoro dipendente. Versione cloud
In ambito di "lavoro dipendente" si fa spesso riferimento alla RAL (Reddito Annuale Lordo), che rappresenta l'ammontare totale che un dipendente guadagna in un anno prima di eventuali detrazioni o imposte.
È un dato importante e facilmente confrontabile tra casi diversi ma non rappresenta né lo stipendio netto su cui può far conto il lavoratore, né il costo effettivo a carico del datore di lavoro.
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